
Estate e dati aziendali:
i rischi più sottovalutati
Estate, tempo di mare e di vacanze, spesso il personale è ridotto e diciamoci la verità, a chi non è successo di rimandare aggiornamenti software, backup e controlli? Insomma, la guardia si abbassa e aumentano tentativi di phishing mirati proprio in quel momento in cui sogniamo soltanto di addormentarci in una spiaggia deserta con un drink in mano. Spesso, inoltre, nella stagione estiva, chi proprio non riesce a staccare, attanagliato da pensieri lavorativi, accede in maniera più frequente da dispositivi mobili o da reti Wi-Fi non sicure in hotel, B&B o stabilimenti balneari, magari per inviare “solo una mail” o “dare un’occhiata a un file urgente”.
Sono gesti piccoli, quotidiani, che sembrano innocui ma che, sommati, possono creare una falla nella sicurezza. Perché i dispositivi personali non sono sempre protetti a dovere, e una connessione aperta può diventare una porta d’ingresso per chi sa come muoversi.
Nel frattempo, all’interno delle aziende, le sostituzioni estive portano a una gestione meno rigorosa degli accessi: credenziali condivise “temporaneamente”, ruoli affidati senza un’adeguata formazione sulla protezione dei dati, processi che continuano in automatico senza un vero monitoraggio. E se un automatismo sbaglia destinatario? Se una newsletter parte con dati errati? Se un CRM si blocca e nessuno se ne accorge perché il referente è in vacanza? Anche queste sono situazioni da considerare.
È bene ricordarsi che le normative in materia di dati non vanno in vacanza! Il GDPR impone, per esempio, di notificare una violazione entro 72 ore. E la nuova direttiva NIS2 chiede alle aziende – anche quelle non strettamente informatiche – di garantire continuità nella sicurezza e nella gestione del rischio. Non farlo può comportare conseguenze importanti, legali e reputazionali.
Non si tratta di rinunciare alle ferie o di demonizzare la flessibilità. Ma di essere consapevoli che, oggi più che mai, la protezione dei dati aziendali è una responsabilità continua. Anche in estate, quindi, serve una strategia di presidio: sapere chi può intervenire in caso di emergenza, verificare le automazioni prima di lasciarle andare, ricordare al team le regole base per lavorare da remoto in sicurezza.
Non serve molto. Solo un po’ di organizzazione e le giuste precauzioni.
Perché proteggere i dati anche in estate non è solo una buona pratica: è un modo concreto per tutelare l’attività, i clienti e la continuità del lavoro.
Con Easy, puoi contare su un team di esperti e su strumenti pensati per semplificare la gestione della sicurezza e della compliance, anche nei periodi più delicati dell’anno.
Affidabilità, aggiornamenti costanti e supporto operativo: così l’estate resta un momento di pausa, senza sorprese al rientro.